Bread Pudding
Il Pudding è uno dei piatti più caratteristici della cucina tradizionale Britannica. Attraversa i secoli dal Medioevo fino ad oggi.
Allora e per molto tempo per pudding si intendeva un involucro che contenesse carni e verdure, simile alle salsicce, quindi fondamentalmente un piatto salato; ad oggi ci si riferisce a una pietanza dolce di fine pasto; il pudding ha attraversato tanti secoli, testimoniato anche nella Letteratura, è stato parte della storia e cultura del popolo Britannico, con influenze esterne francesi e tedesche dalle quali si ricava la derivazione del nome. (boudin, budino, al tedesco pud ovvero to swell gonfiarsi.)
Sono stata ispirata a fare questo preparato così antico da un numero di Cook Corriere, che ha spinto la mia curiosità a riprendere in mano un preziosissimo libro di Regula Ysewijn Pride and Pudding, la storia dei Pudding inglesi salati e dolci.
All’interno c’è una vasta sezione storica con foto antiche spunti e approfondimenti degni di un piccolo tomo enciclopedico. Redatto da una blogger fiamminga innamorata della cucina britannica e della sua evoluzione a cucina degna di rispetto. Nella sua introduzione inizia con una domanda perché la cucina britannica e non quella più glamour francese o italiana? Hanno riso per secoli della cucina britannica alla fine gli stessi inglesi ne ridevano.
Con questo libro si approfondisce una cultura lontana e radicata nei secoli, che ha trasportato fin qui elementi presenti anche nelle altre cucine più gourmand. Un esempio è lo stesso pudding, che nelle sue tante varianti, a vapore, cotto in forno, fatto con il pane, con una sorta di pastella tipo pancake si può accomunare a molte ricette italiane e francesi. Dalle torte salate ripiene al clafoutis, il sartù, le carni avvolte nelle foglie di verdure.
Lo considero un bellissimo viaggio, che mi trasporta in cucina con tutta questa storia addosso; con un po’ dei racconti di Regula, del suo fascino inglese più che fiammingo, del suo modo ironico e intelligente di farti amare ciò che avevi solo etichettato superficialmente.
Il Bread Pudding può essere considerato una sorta di dolce fatto con molte cose e quindi antispreco, soprattutto per l’utilizzo del pane come ingrediente principale. Però si può utilizzare anche un lievitato come del pan di Spagna o una avanzo di Colomba o di brioches ormai indurite, che si ammolla nel latte.
La qualità del pane è fondamentale, deve essere fatto senza conservanti o preparati. Farina, acqua, lievito, sale. Questi i soli ingredienti che deve contenere il pane che utilizzate. Non necessariamente deve essere raffermo può essere anche solo vecchio di un giorno a seconda delle ricette.
Qui ho utilizzato un pane sciapo e una piccola parte di lievitato al formaggio tipico della Pasqua in casa di mia suocera.
Realizzare il vostro Bread Pudding vi darà una grande soddisfazione, potrete utilizzare anche avanzi di uvette, frutta essiccata, raccogliere le cose che più vi piacciono nella vostra dispensa per profumare il vostro pudding.
Naturalmente cuocere il budino nel suo stampo in ceramica non ha prezzo, in alcuni casi deve essere poi cotto fino a una parziale bruciatura così come avveniva nel passato, quando non si avevano i forni moderni e si cuoceva con il fuoco.
All the proof of a pudding is in the eating. (William Camden)
You can only judge something after you have experienced it.
Bread Pudding
Tempi di preparazione
Tempi di cottura
Tempi d'attesa
Ingredienti
Dosi per 8 persone- 300 g di pane o brioche o colomba o un lievitato (oppure un misto di pane e lievitato)
- 2 uova bio
- 1/2 lt latte tiepido
- 150 g zucchero di canna
- 2 cucchiai di maizena
- 1 cucchiaino di cannella
- 1 cucchiaino di vaniglia in polvere o in pasta o estratto
- 30 g di burro sciolto
- 2 mele o pere
- 50 g rum
- 30 g burro
- 50 g di uvetta
- 100 g fichi secchi o altra frutta essiccata
- rum per ammollare i fichi
- 50 g di farina di mais (o pangrattato)
- 2 cucchiai di zucchero di canna
Per la pastella
Per il ripieno
Procedimento
Per la pastella
Tagliate a fettine sottili il pane raccoglietelo in una grande ciotola e riducetelo in pezzetti insieme al lievitato avanzato.
Versate metà del latte sopra gli avanzi e lasciate assorbire bene. Aggiungete gli aromi, lo zucchero e il latte rimasto, mescolate con un cucchiaio di legno e alla fine aggiungete le uova sbattute.
Per l'impasto
Spezzettate i fichi secchi in una ciotolina e imbibiteli con 2 cucchiai di rum e acqua tiepida.
Sbucciate le mele e tagliatele a dadini, raccoglietele insieme alle uvette in una padella con il burro. Cuocete fino a che saranno morbide sfumando con il rum e con acqua tiepida fino a cottura terminata.
Scolate i fichi secchi e trasferiteli con le mele e uvetta dentro la pastella, mescolate versate il burro sciolto e la maizena. Mescolate amalgamando il composto. Versatelo nello stampo imburrato e ricoperto con metà della farina di mais e ricoprite la superficie dell’impasto con l’altra metà di farina di mais.
Infornate a 200° per 1 ora.
Decorate con zucchero a velo o ricoprite con glassa all’arancia.
I giorni successivi acquisisce un sapore sempre migliore.