
Confetture di frutta metodo Ferber

Confetture di frutta metodo Ferber. Le conserve secondo il metodo Christine Ferber sono state per me la scoperta!
E anche pare per Brad Pitt, che sembra non voglia mangiarne se non delle sue.
Vado quindi alla ricerca di altre metodologie.
Ad esempio quella di Ernst Knam, che ha un piccolo trucco alla fine che mi piace moltissimo.
Ma il metodo che davvero impazza in internet è senz’altro quello della signora Christine Ferber. Regina delle marmellate, alsaziana originaria di un villaggio dal nome fiabesco che rimanda a memorie antiche di folletti e streghette, Niedermorschwihr. Le confetture di frutta metodo Ferber sono una illuminazione per me.
Lei fa macerare la frutta con lo zucchero per una notte prima di cuocerla.
Allora sono partita da qui, e ho messo la quinta. Complice Ernst e Christine, che a loro insaputa ho maritato in un barattolo di confettura, e l’eccellente frutta biologica (visto che a differenza di tante bloggerine amiche non dispongo di orti, o alberi da frutta di zii nonni cugini (!), ho iniziato la mia produzione. Sì ho talmente esagerato che ormai esco di casa e mi chiedono un barattolo di quella e quella frutta, non riesco più a contentare le richieste del vicinato… Quindi evviva i matrimoni alla frutta! no non in quel senso…
Ecco come le ho fatte.
Bibliografia: Enciclopedia della Cucina Italiana, Cuoche dell’altromondo, Food in jars, Pasqualina in cucina, Benessere.com,
Cavoletto di bruxelles, normativa CEE, Ernst Knam “L’arte del dolce”.
Confetture di frutta metodo Ferber
Tempi di preparazione
Tempi di cottura
Tempi d'attesa
Ingredienti
- 2 kg di pesche
- 1 kg di zucchero
- 1 1/2 limoni non trattati
- 2 bacche di vaniglia Bourbon
per la confettura di pesche
Procedimento
La sera prima sbucciate le pesche, riducetele in spicchi e metteteli in una terrina di ceramica (non in una pentola, altrimenti la frutta si ossida). Aggiungete lo zucchero, la scorza di limone (prelevata con un pelapatate) il succo filtrato e le due stecche di vaniglia incise per la lunghezza. Lasciate macerare in frigo per una notte, o almeno per 7 ore.
Il giorno dopo. Sterilizzate i vasetti. Metteteli in forno a 160° per 30 minuti. Lasciateli lì mentre preparate la confettura.
Scolate dalla frutta lo sciroppo che si è formato e portatelo a bollore in una pentola dal fondo spesso. Aggiungete a questo punto la frutta con il suo zucchero e bollite per almeno 30-40 minuti. Quando le pesche avranno una consistenza traslucida (come in foto), spegnete il fuoco, togliete le bacche di vaniglia, frullate con il frullatore ad immersione, e riportate a bollore per cinque minuti. Spegnete e – Ernst Knam insegna – mescolate per cinque minuti con un cucchiaio di legno, ciò favorisce la formazione della pectina naturale della frutta, si addenserà perfettamente.
Invasate nei barattoli, attenzione a non ustionarvi. Pulite i bordi con uno straccetto lindo, chiudete con il coperchio e rovesciate il vasetto a testa in giù. Fatelo raffreddare così.
A questo punto per far durare la confettura anche 1 anno, mettete i barattoli in una pentola, coprite con acqua fredda e portate a bollore per 15 minuti. Spegnete e fate freddare. Conservate al riparo dalla luce.
Confettura di Prugna e Uva
Il procedimento che ho utilizzato è lo stesso, macerate la frutta con lo zucchero il limone, la buccia e il succo dei limoni e la cannella per una notte. Per questa confettura ho saltato un passaggio: il giorno dopo ho direttamente messo a bollire tutto insieme, sciroppo e frutta. Il risultato mi é sembrato identico.