Torta del Paradiso
Dopo la ricerca fatta per costruire i libri Le Fluffose e Bundt Cakes, le ricette che hanno dietro una storia sono per me magiche ancor più della lievitazione: lei è la Torta del Paradiso. Nel nome il suo significato e l’essenza stessa della storia che si porta dietro. La sua storia romantica la conoscono tutti, ma mi piace sempre leggerla e fantasticarci sopra, immaginare i personaggi che ne hanno costruito la sua fama.
Dal dizionario enciclopedico Scienza e Arte in Cucina:
“La sua denominazione è legata al comportamento entusiasta di un consumatore, che dopo averla assaggiata per la prima volta, pare abbia esclamato dinanzi al suo inventore il pasticcere Enrico Vigoni “Ma questa è la torta del Paradiso!”
Un testo vecchissimo da cui attingo informazioni su qualsiasi dubbio mi venga in cucina riguardo ai cibi gli ingredienti le ricette qui lo trovo: un testo per me prezioso che mi ha regalato il principe nelle sue scoperte in giro per i mercatini.
“La torta Paradiso è più saporita se gustata il giorno dopo la sua cottura. Può essere agevolmente conservata per più giorni, avvolta in carta stagnola e riposta in un luogo fresco e asciutto. Riscaldata per qualche minuto in forno, riacquista immediatamente tutta la sua freschezza.”
Torta del Paradiso
Tempi di preparazione
Tempi di cottura
Ingredienti
Dosi per 8 persone- 250 g burro ammorbidito
- 250 g zucchero a velo setacciato
- 4 tuorli bio
- 3 uova bio
- scorza di 1 limone
- 120 g farina
- 120 g frumina o fecola
Per la torta del Paradiso
Procedimento
Preparate la torta del Paradiso
Preriscaldate il forno a 180°.
Montate il burro morbido nella planetaria con la foglia, o amano in una ciotola calda con un cucchiaio di legno, riducendola ad una soffice crema. Ci vorranno circa 10 minuti. Unite a cucchiai lo zucchero a velo e continuate a lavorarlo a lungo, sino ad ottenere un composto spumoso e quasi bianco.
Incorporate uno alla volta sbattendo a mano con la frusta o in planetaria a bassa velocità, 4 tuorli e 3 uova. Aggiungete la scorza del limone e facendole scendere da un setaccio al farina e la frumina o fecola. Se lavorate con la planetaria setacciateli prima e aggiungeteli un cucchiaio alla volta. Operate con delicatezza affinché non si smonti il composto.
Versate il composto in una tortiera dal bordo apribile, imburrata e infarinata e cuocete in frono preriscaldat per circa 45 minuti. A cottura ultimata sformate la torta e ponetela a raffreddare su una griglia da pasticcere. Servitela cosparsa di zucchero a velo.
Quando affonderete la lama del coltello per tagliare la prima fetta, vi sembrerà di stare in paradiso e sfiorare le cose come fossero di velluto, leggere e impalpabili.
NOTE
Il segreto è montare a lungo il burro.
Lei annusa il burro come fosse il sapore più speciale al mondo. Secondo me ha ragione!